I “Lanci” sono morti… e Socrate l’aveva previsto

Ieri sera ho fatto un’eccezione al nuovo “protocollo pre-nanna”.

Ho passato 15/20 minuti al tablet a leggere una serie di post mooolto interessanti di tal Andrej Chaperon, un marketer di Gibilterra che apprezzo assai.

Sapevo bene che alla fine voleva appiopparmi qualcosa, sia ben chiaro…

Solo che:

1) per il momento, non so ancora cosa perché ho gettato la spugna e posato il tablet prima di arrivare alla lettera di vendita

2) mentre leggevo stavo facendo “reverse engineering” della strategia che stava utilizzando per spingermi verso l’acquisto

La prima parte dei post parlava proprio dei famosi “Lanci”, quelli resi celebri da Jeff Walker in Usa (con PLF = Product Launch Formula) e ora portati in Italia dal mio collega Marco Scabia.

Per intenderci quella roba con 3 video di introduzione e poi 1 video di vendita.

La tesi di Chaperon, confortata da alcuni dati alla mano, è che

questi Lanci non sono più così efficaci come una volta

soprattutto quando fatti con decine di JV (ovvero di parter che lo promuovono contemporaneamente).

(OK la tesi era di Chaperon e non di Socrate… ma di Socrate parleremo in fondo a questo post…)

A loro SFAVORE avrebbero soprattutto:

  • un lavoro enorme di gestione alle spalle
  • bassa reddiività (lanci da 1 milione di dollari potrebbero lasciarti con meno di 100.000 dollori in tasca una volta che hai fatto tutti i conti e pagato JV, tasse e spese varie)
  • bruciano le liste perché, diciamocelo, rompono i coglioni in maniera esasperante alla gente per 15 giorni di fila (gente che riceve mail quasi-fotocopia da decine di persone che sembra di essere al mercato delle vacche)

È una tesi fortemente sbilanciata, lo ammette Chaperon stesso, ma confortata da alcuni “voci di corridoio” che ammettono un fuggi-fuggi di molti marketer da questo andazzo generale.

Io stesso ho parlato un annetto fa con un noto marketer italiano che, pur avendo sfruttato (e bene) il sistema per alcuni anni, nel suo ultimo Lancio ha deciso di fare a meno di JV e puntare solo sulla pubblicità e sulla credibilità costruita attraverso il suo blog e i social.

Sarà dunque il futuro “senza lanci”, anche in Italia?

Sinceramente non lo so.

Quello che resta, in ogni caso, è una certezza assoluta:

anche se riesci a vendere un corso alla grande, facendo numeri importanti e creandoti un bel giro di clienti…

ti resta un PROBLEMA.

Quel corso che hai abilmente venduto devi poi crearlo.

E velocemente.

Altrimenti rischi che tutte quelle vendite ti si ritorcano contro nel giro di poche settimane (se non giorni).

E nessuno di noi vuole questo, vero?

Ora però… diciamocelo fuori dai denti.

Creare un corso da zero non è una proprio una passeggiata

Questo è vero soprattutto se:

  • non l’hai mai fatto prima
  • non hai tra le mani un piano passo-passo
  • non hai mesi a disposizione ma giorni, al massimo qualche settimana

Personalmente non sarebbe né corretto né sensato, no?

Ed è proprio questo il MOTIVO per cui la gente perbene non inizia a vendere un suo corso e non crea le basi di un info-business profittevole, parallelo alla sua attività principale.

Non inizia perché sa che non sarebbe in grado di rispettare la promessa fatta ai clienti che gli acquisterebbero il corso.

Per questo è una persona perbene…

Non inizia perché sa che quel corso non vedrebbe la fine e la gente si incazzerebbe come una biscia con lui.

Per questo è una persona perbene…

Non inizia perché – come direbbe il vecchio Socrate – sa di non sapere… non sapere COME mettere insieme un corso, anche piccolo, partendo da zero.

E Socrate la sapeva lunga…

Il mio stimato mentore Max Formisano direbbe probabilmente che sotto sotto c’è un po’ di mancanza di autostima 😉

La realtà è che vendere qualcosa che non hai (o sei seriamente convinto di non riuscire a creare in tempi ragionevoli) fa di te un TRUFFATORE. Punto.

Per questo i truffatori sono i migliori venditori del mondo…

Ma di certo non ci sono truffatori a leggere questo post… non fino a questo punto almeno.

Vedo solo persone perbene che vogliono sinceramente aiutare gli altri MA sono bloccati nel farlo perché quello che cambierebbe davvero la vita degli altri (il corso) non sanno come crearlo.

E, correttamente, si bloccano e non chiudono mai il cerchio.

Cercano soluzioni altrove che però si rivelano dei tappabuchi… perché stanno inutilmente girando attorno al VERO problema.

Non gli servono clienti se non sanno poi cosa vendergli e come renderli soddisfatti.

Per questo e per tutte le persone che si trovano sulle rive di un fiume a lamentarsi delle opportunità che stanno perdendo ogni giorno ho creato questo nuovo workshop totalmente gratuto.

Quando saprai creare passo-passo un tuo primo corso…

non solo potrai vendere quel corso con tutte le tecniche e gli strumenti che già conosci…

Ma soprattutto avrai acquisito un metodo, uno strumento, un asset che ti alzerà davvero l’autostima e ti darà la capacità di vendere eticamente anche quello che non hai.

Perché – esattamente come faccio io 9 volte su 10 – ho totale fiducia nelle mie capacità di riuscire a creare il prodotto che ho venduto.

E questo è possibile perché, fin da quando facevo l’informatico, creare piccoli tutorial e mini-corsi è stata una delle attività sui quali mi sono specializzato.

Già… non sono “nato imparato”…

Ho acquisito il sistema una volta e ora, dopo averlo perfezionato, mi posso permettere questi apparenti rischi che bloccherebbero dalla paura il 99% delle persone che non sanno come fare.

Pensaci bene…

Impari a correre perché devi fare una maratona, vincere i 100mt o scalare il K2…

oppure impari a correre punto… e poi quello a cui ti servirà saranno poi cazzi tuoi?

Segnati questa sola cosa di sto post chilometrico

Se hai totale padronanza del mezzo ci puoi fare quello che vuoi.

Incluso 10.000 km in bicicletta, perché è solo un problema di organizzazione del viaggio NON del pedalare.

Inclusa una maratona, perché dovrai solo allenarti un po’ e mangiare bene, NON preoccuparti di come si corre.

Incluso vendere il tuo corso (online, in aula, in un libro…) perché sai esattamente:

  • come trovare un tema interessante e utile al tuo pubblico
  • come organizzare i contenuti in modo efficace
  • come scegliere il mezzo più adatto per passare le tue informazioni e suggerimenti
  • e soprattutto…
  • come fare in modo che la gente non solo ti segua e abbia risultati, ma voglia comprare ancora da te (e un corso ben fatto deve sapere vendere “ciò che viene dopo”)

E così sia.

Davide “spero di non fare la fine di Socrate” Rampoldi

P.S. Se già non l’hai fatto prima, dimmi anche tu cosa ti ha DAVVERO bloccato nel creare il tuo primo corso (online o dal vivo… non c’è tutta questa differenza)!

E poi ti aspetto qui sotto, se trovi ancora qualche posto libero.

https://daviderampoldi.webinarninja.com/webinars/16850/register

2 pensieri riguardo “I “Lanci” sono morti… e Socrate l’aveva previsto”

  1. e quindi vuoi vendere il tuo corso, ma non si sembra di aver sfruttato anche Jeff ?

    e ti ho pure dato la mie email… ma mi disiscrivo subito a meno che in due secondi mi fai cambiare idea.

    1. Assolutamente no.
      Ho comprato la roba di Jeff e sono stato negli USA a vederlo… e lo reputo una persona straordinaria.

      Il problema Concetta, se hai letto bene il post, è che il marketing senza un prodotto valido sotto è una truffa.
      E la maggior parte della gente sta imparando a fare marketing senza essere in grado di creare realmente prodotti buoni, trasformativi, che aiutino realmente la gente che li compra.

      A questo punta il corso che trovi linkato nel post: evitare che un buon marketing veicoli un prodotto di merda e sostanzialmente inutile per gli acquirenti.

      Credo fortemente che stiamo davvero esagerando col marketing e ci stiamo dimenticando di come “si fanno le cose per bene”.

      P.S. Per l’iscrizione fai come ti pare. Io rispondo a tutti e NON certamente perché qualcuno minaccia di disiscriversi dalla mia newsletter. Personalmente non voglio nemmeno gente così che mi segue.

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